Utilizzare l'attività subacquea per far condividere momenti di sport, avventura e curiosità a ragazzi e ragazze normodotati e con disabilità
Utilizzare l'attività subacquea per far condividere momenti di sport, avventura e curiosità a ragazzi e ragazze normodotati e con disabilità, affinché lo sport possa essere uno strumento culturale, oltre che garantire una sana attività motoria.
La subacquea non è competitiva, chi ti è affianco non è un tuo avversario, ma può essere una tua risorsa, e nella condivisione dei momenti di subacquea ognuno riceve e dona aiuto, conforto ed emozioni, non solo ai ragazzi, ma anche alle famiglie e allo staff.
Il CSR si occupa della creazione di momenti aggregativi oltre agli istituzionali momenti scolastici tra ragazzi normodotati e con disabilità, tutti in campo e tutti in gioco (non esiste panchina), attiva dei processi di interazione importantissimi. Ogni ragazzo e ragazza si interroga su chi ha vicino, ne conosce i limiti e riconosce i propri, non misurati da tempi o classifiche, ma dalla fatica per raggiungere i risultati voluti.
La crescita personale dei ragazzi come uomini e donne consapevoli di domani è il fulcro del progetto che quindi non vuole avere come destinatari solamente soggetti con disabilità.
Prima fase da Ottobre a Dicembre Seconda fase da Febbraio a Marzo
Domenica mattina dalle 10.00 alle 11.30 . Prima fase: 6 domeniche tra Ottobre e Dicembre Seconda fase : 5 domeniche tra Marzo e Aprile)
Piscina Aquae Sport Center, Porto Fuori (RA)
Piscina Comunale “Gianni Gambi”, Ravenna
Attività individuale
Attività di gruppo
Attività già avviata / in corso
UISP Attività Subacquee
Negli anni abbiamo avuto contributi da Fondazione Cassa Ravenna, Comune di Ravenna, CDP Forlì.
Abbiamo collaborato con Associazione Italiana Persone Down
Disabilità psichiatrica
Disabilità fisica
Disabilità neuromotoria
Disabilità sensoriale
Disabilità intellettiva
Disturbi dello spettro autistico
Disabilità complesse
6-14
14-18
SiNo
Il gruppo è unito, gli esercizi si fanno assieme, gli istruttori parlano al gruppo e gli operatori lavorano coi ragazzi a gruppetti o singolarmente se serve.
SiNo
Lo spirito del Progetto Nemo è di coinvolgere il gruppo, il percorso è il medesimo, ma ovviamente le persone con disabilità godono di una attenzione maggiore, per rendere l’interazione più omogenea
SiNo
La quota di partecipazione per i ragazzi normodotati è di euro 80 per la prima fase e di euro 60 per la seconda fase. Per i ragazzi/e con disabilità la partecipazione è gratuita
SiNo
SiNo
Assolutamente sì, anche se si tende a tenerla come ultima ratio, perché questo tende a isolare, anche se lavorando su spazi d’acqua ristretti la vicinanza con gli altri attenua la sensazione.
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